Delitto sull’Isola Bianca
Un giallo tra le strade dell’Isola Bianca e di Ferrara, un’indagine che si intreccia con gli eventi della Seconda Guerra Mondiale.

Il libro:
“Delitto sull’Isola Bianca – Le indagini del Foresto”
Delitto sull’Isola Bianca – Le indagini del Foresto, Chiara Forlani, Nua. Romanzo primo classificato per la miglior ambientazione al concorso Giallo Festival 2020 e secondo classificato assoluto al premio De Filippis Gold Crime 2020, giallo comme il faut caratterizzato da pregevole fattura, bello stile, struttura solida e ritmo sostenuto e avvincente, è un riuscitissimo giallo che conduce con mano sicura il lettore tra le strade dell’Isola Bianca e di Ferrara, città dell’autrice, che infatti non a caso ne sa tratteggiare in modo sublime il profilo, insieme al giovanne Attilio Malvezzi, per portare a termine un’indagine che si intreccia con i traumatici eventi della seconda guerra mondiale. Nel 1950, infatti, in mezzo al Po, tra campagna, amori, segreti e perle di sagezza popolare, rustica, ruvida e concreta, un giovane ombroso che vive con un proiettile conficcato nel cranio viene coinvolto nell’indagine su un delitto che tutti i cittadini del luogo avevano validi motivi per commettere… Da non perdere assolutamente.
“Delitto sull’Isola Bianca” è un giallo ambientato nel secondo dopoguerra nella vasta lingua di terra che si estendeva al centro del Po tra i paesi di Pontelagoscuro e Francolino, in provincia di Ferrara. Per quanto possa sembrare incredibile, per via della loro precarietà, in passato sul Po vi erano diverse isole abitate. Dalle ricerche svolte sappiamo che ospitarono fattorie e famiglie l’isola di Fossacaprara, dove vi era una casa colonica fino ai primi anni del secondo dopoguerra, l’isola Serafini, oggi collegata alla terraferma e sede di una centrale idroelettrica, e l’isola Boschina, sulla quale venne costruita una villa lussuosa, che appartenne a Maria Callas. L’Isola Bianca un tempo ospitava una grande fattoria e fu abitata all’incirca fino agli anni Settanta del Novecento. La sua estensione era di circa 40 ettari. Oggi è un’oasi di protezione faunistica gestita dalla LIPU, che l’ha dottata di un lungo sentiero natura, anche se al momento non è visitabile per mancanza di personale e risorse economiche. E’ in gran parte ricoperta da boschi, cosa che la rende particolarmente ricca dal punto di vista naturalistico: vi trovano accoglienza numerose specie animali, in particolare uccelli, mentre la vegetazione comprende l’intera gamma delle piante tipiche delle zone umide e lagunari. Le esigenze di regolamentazione del flusso delle acque purtroppo ne hanno favorito l’erosione, tanto che oggi la sua estensione si è notevolmente ridotta. L’autrice ha appreso la vera storia dell’isola Bianca e dei suoi abitanti in una giornata memorabile, mentre rendeva omaggio alla memoria di sua madre sulle rive del Po. Dalle parole udite da uno sconosciuto, vero appassionato di storia locale, è nato il desiderio di narrare le vicende di persone che vivevano al limite della sussistenza, in un luogo unico come può essere un’isola al centro di un ampio fiume. Da quella prima idea è nato il romanzo, che si è arricchito strada facendo con ricerche e indagini sul campo.
Un’isola in mezzo al Po, un mistero da risolvere, un giovane ombroso che vive con un proiettile conficcato nel cranio e viene coinvolto in una vicenda dai contorni tenebrosi. Nel 1950 diverse famiglie vivono sull’Isola Bianca, un luogo sperduto dove l’esistenza segue i ritmi e le cadenze dell’Ottocento.
Un’isola in mezzo al Po, un mistero da risolvere, un giovane ombroso che vive con un proiettile conficcato nel cranio e viene coinvolto in una vicenda dai contorni tenebrosi. Nel 1950 diverse famiglie vivono sull’Isola Bianca, un luogo sperduto dove l’esistenza segue i ritmi e le cadenze dell’Ottocento.

Prima pagina e dintorni

Gli anni Cinquanta in Italia: la ricostruzione postbellica, l’adesione alla Comunità Economica Europea, lo sviluppo industriale, il boom edilizio, la diffusione degli elettrodomestici.
Gli anni Cinquanta sull’Isola Bianca: niente di tutto ciò.

La sinossi
In una sera che promette tempesta, una bambina viene sorpresa dal buio mentre gioca sul molo. Corre a casa passando attraverso il bosco, cade e nel buio vece un occhio spalancato.
Siamo nel 1950 e l’assassinio del Sacocia, un usuraio odiato da tutti, turba l’equilibrio delle famiglie che vivono sull’Isola Bianca, un ristretto microcosmo posto al centro del Po, nei pressi di Ferrara, dove la vita segue ancora i ritmi e le cadenze dell’Ottocento.
Per far fronte alle complesse indagini, il maresciallo Romolo Zeri chiede aiuto al suo vecchio amico Attilio, detto il Foresto, un giovanne ombroso che ha il potere di captare i sentimenti altrui grazie a un proiettile, conficcatosi nel suo cranio dopo un incidente di guerra e mai più rimosso.
Le ricerche arrancano tra ipotesi, pericoli e depistaggi, ma ben presto si aprono scenari inaspettati, che spalancano porte su orrori provenienti dal passato.
Vita di campagna, amori, sagezza popolare e personaggi ambivalenti: tutto concorre alla soluzione dell’indagine, in un crescendo di tensione che si stende come un sudario sulla bellezza selvaggia della terra situata tra la città di Ferrara e il grande, maestoso fiume Po.

Giallo sul fiume Po
Un estratto del libro
“Si era inventata una menzogna innocente, a suo modo di vedere. Non era affatto in dolce attesa, ma aveva tentato quella strada pur’di riuscire a convincerlo. Poi, una volta che fossero stati marito e moglie, poteva benissimo mentire ancora e raccontargli con afflizione di aver perso il bambino. Oppure gli avrebbe rivelato l’inganno, tanto ormai il loro legame sarebbe stato indisolubile. Purtroppo non aveva funzionato e ora doveva percorrere l’altra strada: accettare la corte di Edoardo Saletti. Quel ragazzo non era il suo ideale, ma non aveva altra scelta se voleva trovare marito sull’isola. D’altra parte non ne era quasi mai uscita e non conosceva nessun altro. Si sentiva come una strana creatura, un misto di ingenuità e furbizia, una bambina cresciuta male e nella quasi totale solitudine. E pensare che aveva anche un fratello, finito chissà dove. Lui era riuscito a liberarsi e se ne era andato lontano quando era poco più che un ragazzino. Non avevano più avuto sue notizie e ogni volta che lei lo menzionava il padre diceva di lasciar perdere. Li aveva rinnegati e non si meritava più niente. Si stava chiedendo come riavvicinarsi a Edoardo, che in passato aveva rifiutato in malo modo, ma non fece nulla, perché sentì uno scalpiccio e qualcuno bussò alla sua porta. Veronica scostò la tendina e vide che si trattava proprio del figlio maggiore dei Saletti. Sotto la pioggia, reggeva in braccio una grossa cesta coperta con una pesante tela di sacco. Quando la ragazza aprì, Edoardo si tolse il cappello ed entrò, asciugandosi i piedi sullo zerbino e lasciando fuori il misterioso fagotto. Lei lo fece accomodare, con una sconsolata espressione di circostanza. “Sei venuto a farmi le condoglianze?”
Capitoli
Pagine
I personaggi del libro sono di fantasia, mentre l’ambientazione storica e sociale è stata ricostruita nel modo più fedele possibile, cercando di raccontare la vita quotidiana dei contadini della pianura Padana nel secondo dopoguerra. Il giallo è dunque un pretesto per un’operazione di denuncia storica e sociale il più realistica possibile.

‘Delitto sull’Isola Bianca’ Tra sangue e mistero, il giallo di Forlani
“L’atmosfera di Ferrara alimenta da sempre tanto la fantasia, quanto le inquietudini: non c’è dunque da stupirsi che, al concorso Giallo Festival 2020, il primo libro classificato per la miglior ambientazione fosse tutto ferrarese. Si intitola “Delitto sull’Isola Bianca – Le indagini del Foresto”, è edito da Nua Edizioni, uscirà il 20 gennaio, distribuito da Messaggerie, e l’autrice è Chiara Forlani. Un romanzo giallo capace di trascinare il lettore tra le strade dell’Isola Bianca e di Ferrara. È il 1950 e in un’isola in mezzo al Po, un luogo desolato e suggestivo, avviene un misterioso delitto da risolvere: tutti gli abitanti del luogo avevano un buon motivo per commetterlo. In un tutto questo, un giovane ombroso che vive con un proiettile conficcato nel cranio, viene coinvolto in una vicenda dai contorni tenebrosi. Sull’isola Bianca ci vivono diverse famiglie, un luogo sperduto, dove l’esistenza segue i ritmi e le cadenze dell’Ottocento. In questo clima si svolgono dunque le indagini, che si intrecciano con gli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Vita di campagna, amori, saggezza popolare e segreti inconfessabili: tutto concorre alla soluzione del mistero, in un crescendo di tensione che si stende come sudario sulla bellezza selvaggia della terra situata tra la città di Ferrara e il grande, maestoso fiume Po. Due parole sull’autrice: Chiara Forlani è nata e vive a Ferrara. Dopo un’infanzia passata a divorare libri, frequenta il liceo scientifico, ma rompe gli schemi laureandosi in storia dell’arte. La sua carriera ha visto alternarsi la passione per l’arte e la letteratura: dopo un biennio di lavoro presso i musei universitari bolognesi, apre un laboratorio di restauro di opere d’arte. Successivamente passa a insegnare lettere, attività che tuttora svolge presso la scuola ospedaliera, dove ogni giorno porta un sorriso ai giovani ammalati. Vive in campagna con il marito e due cagnolini salvati dal canile.”